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I problemi ecologici e di difesa ambientale rendono sempre più difficile reperire aree per le discariche di tipo tradizionale, nelle quali immettere materiali di tutti i generi, indifferenziati, talvolta inquinanti (come medicinali, batterie, solventi, vernici, toner o RAEE) o più spesso utili come fonte di materie prime (come ad esempio acciaio, alluminio, carta, plastica, vetro, legno o tessuti), che per questo vengono mandati nelle isole ecologiche per essere recuperati o smaltiti in sicurezza.
Scopo finale delle norme nazionali e regionali in materia di rifiuti è di ridurre quanto più possibile la quantità di residuo non riciclabile da portare in discarica o da trattare con inceneritori o termovalorizzatori, e, contemporaneamente, recuperare, mediante il riciclaggio dei rifiuti, tutte le materie prime riutilizzabili, che divengono così fonte di ricchezza e non più di inquinamento.


soloecologia.it


SECCO RESIDUO (INDIFFERENZIATA)
  • tutto quello che non può essere differenziato come, ad esempio, pannoloni/pannolini e assorbenti, carta sporca, oleata e vetrata – piatti rotti e ceramica in genere – giocattoli in plastica non elettronici e senza pile – CD, DVD, musicassette e videocassette – filtri e sacchi aspirapolvere – cerotti – rasoi usa e getta. – spazzole e spazzolini – mozziconi di sigarette – capsule in plastica per caffè espresso.

   
           

NON E’ INDIFFERENZIATA

  • tutto quello che si può differenziare oltre a pile, oli, medicinali, contenitori e materiali pericolosi (colle, vernici, solventi, insetticidi) – materiali di risulta o da lavorazioni derivanti dall’attività edilizia, industriale, agricola o artigianale.